giovedì 20 giugno 2013

La manipolazione delle coscienze da parte del potere.

Le 10 strategie secondo Noam Chomsky

1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale  è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

mercoledì 5 giugno 2013

Re-Innovation Forum 2013

Tutto pronto a Roma per l'edizione 2013 del Re-Innovation Forum (vai al programma), che si terrà a Roma il prossimo 13 giugno presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati
Al convegno, incentrato sull'evoluzione della figura professionale dell'amministratore e gestore di immobili, che, da semplice mandatario sta trasformandosi sempre più in impresa integrata di servizi, parteciperà come relatore anche il Prof. Paolo Regina, Amministratore Delegato de L'Officina Consulenze Creative.

martedì 4 giugno 2013

Come comunicano i politici. Vecchio e nuovo stile nel linguaggio della “casta”.

Dagli albori della storia dell’uomo nella sua espressione sociale, chi si cimenta in politica adotta uno stile di comunicazione che si uniforma ad alcuni “canoni” consolidatisi nel tempo. Sono rimasti celebri, nell’antichità, alcuni archetipi come il “retore pomposo” alla Cicerone, il “falsamente spontaneo e populista ” alla Demostene, il pragmatico “asciutto ed essenziale” alla Giulio Cesare e via così. Scopo ultimo nella comunicazione politica è sempre stato convincere il popolo della bontà delle proprie idee, della propria onestà e, spesso, della malvagità e disonestà dell’avversario politico.